SIMONETTA LUX

"SCONFINAMENTI"

 

A Gino Sabatini Odoardi, un artista difficile da imbrigliare in definizioni, perché si avvale di progettualità concettuale e di estetica pittorica per contraddire, destabilizzare e scardinare l’ordinario, dobbiamo A boccaperta, una mostra il cui titolo è un omaggio a Carmelo Bene e si installa come una struttura pseudo primaria ma anche come un quadro sulle pareti accecanti dell’ambiente del Museo. Sabatini Odoardi, uno sperimentatore di linguaggi, un sovvertitore dei comodi automatici meccanismi del pensiero, sfida le leggi fisiche provocando una ambiguità percettiva: come il vino, misteriosamente bloccato in obliquo nei bicchieri di vetro. Si beve tutto ciò che si scrive è una opera costituita da più di duecento bicchieri trasparenti contenenti inchiostro nero e posti su piccole mensole sporgenti dal muro: da lontano una costellazione di punti bui “buca” la luminosità della parete bianca. Accompagna la mostra il libro Gino Sabatini Odoardi. Controindicazioni.

 

Roma, dicembre 2012 

 

* Testo pubblicato sul libro “MLAC Index 2000-2012” Museo Laboratorio di Arte Contemporanea a cura di Simonetta Lux nella collana Luxflux proto-type. Ed. Gangemi, Roma, dicembre 2012, pp. 133; 139-140; 145; 239; 252; 318; 364-365;