MASSIMILIANO TONELLI

"GINO SABATINI ODOARDI A CASA DI PRATESI"

 

È stato l’artista abruzzese Gino Sabatini Odoardi (1968) il protagonista dell’ultima serata mondano-artistica a casa del critico Ludovico Pratesi lunedì 10 dicembre 2001.

Una scala, dei pioli, un fascio di luce; con questa frase inizia il testo di presentazione di Sabrina Vedovotto curatrice dell’evento. L’artista pescarese, allievo al liceo di Ettore Spalletti e assistente di Fabio Mauri dal 1995, ha presentato una suggestiva e spiazzante installazione sul tema della luce, dell’ombra e dei giochi percettivi generati dall’incontro di questi due elementi.

Una scaletta appoggiata al muro e privata dei suoi pioli rifletteva sulla parete l’ombra di una scala normalissima e completa grazie all’intervento pittorico di Sabatini Odoardi.

I giochi di luce/ombra e il gusto per l’illusione ottica affiancano il lavoro dell’artista a quello di grandi personalità degli ultimi decenni: Spalletti nel nostro paese e Boltanski in Francia.

 

Immancabile il corredo di vip e personalità del mondo dell’arte capitolina, tra questi gli artisti Pietroniro, Pareja Molina e Caiffa ed i critici Ludovico Pratesi (padrone di casa), Antonio Arevalo del Padiglione cileno alla Biennale di Venezia e Valentina Tanni critica, curatrice e redattrice del nostro portale.

 

Roma, 25 dicembre 2001

 

Testo pubblicato sul sito di Exibart online il 25 dicembre 2001 in occasione della mostra personale “Gino Sabatini Odoardi - Senza Titolo” a cura di Sabrina Vedovotto, inaugurata il 10 Dicembre 2001 nello Spazio-abitazione di Ludovico Pratesi a Roma.