MARIA LETIZIA PAIATO

"PIEGHE SCULTOREE"

 

Gino Sabatini Odoardi (Pescara, 1968) è fra gli artisti abruzzesi contemporanei più brillanti e originali, grazie a una solida formazione fatta anche di incontri ed esperienze con personalità del calibro di Fabio Mauri e Jannis Kounellis ed esposizioni importanti in Italia e all’estero. Sul concetto di “piega” Gino Sabatini Odoardi ha costruito tutta la sua poetica, una ricerca che punta lo sguardo su un segno, un punto interno e intimo, oltre il quale si può immaginare uno spazio invisibile ma esistente. Quasi dei classici, le sue lattescenti sculture in termoformatura in polistirene, in mostra all’Alviani ArtSpace, si presentano nella coinvolgente installazione formata da tessuti/pieghe calati dal soffitto. La sensazione di sospeso, di bilico, di precarietà è fortissima, una disarmonia emotiva che trova nell’armonia e nella bellezza dell’opera una sorta di equilibrio, contrappesato nel geniale dialogo fra l’intervento di Sabatini Odoardi e lo psicodelico tunnel di Getulio Alviani.

 

Pescara, luglio 2016

 

* Testo critico pubblicato su Artribune on-line il giorno 5 luglio 2016.